Feria Tertia infra Hebdomadam II in Quadragesima ~ III. classis

Divinum Officium Rubrics 1960 - 1960

3-3-2015

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Deus in adiutórium meum inténde.
℟. Dómine, ad adiuvándum me festína.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Laus tibi, Dómine, Rex ætérnæ glóriæ.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Provvedi, o Dio, al mio soccorso.
℟. Signore, affrettati ad aiutarmi.
Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Lode a te o Signore, Re di eterna gloria.
Invitatorium {Antiphona ex Psalterio secundum tempora}
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Ant. Non sit vobis vanum mane súrgere ante lucem: * Quia promísit Dóminus corónam vigilántibus.
Invitatorio {Antifona dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Ant. Non sia per voi vano l'alzarvi prima del giorno: * perché il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano.
Hymnus {ex Psalterio secundum tempora}
Ex more docti mýstico
Servémus hoc ieiúnium,
Deno diérum círculo
Ducto quater notíssimo.

Lex et prophétæ prímitus
Hoc prætulérunt, póstmodum
Christus sacrávit, ómnium
Rex atque factor témporum.

Utámur ergo párcius
Verbis, cibis et pótibus,
Somno, iocis, et árctius
Perstémus in custódia.

Vitémus autem nóxia,
Quæ súbruunt mentes vagas:
Nullúmque demus cállidi
Hostis locum tyránnidi.

Flectámus iram víndicem,
Plorémus ante Iúdicem,
Clamémus ore súpplici,
Dicámus omnes cérnui:

Nostris malis offéndimus
Tuam, Deus, cleméntiam:
Effúnde nobis désuper,
Remíssor, indulgéntiam.

Meménto quod sumus tui,
Licet cadúci, plásmatis:
Ne des honórem nóminis
Tui, precámur, álteri.

Laxa malum, quod fécimus,
Auge bonum, quod póscimus:
Placére quo tandem tibi
Possímus hic, et pérpetim.

Præsta, beáta Trínitas,
Concéde, simplex Únitas,
Ut fructuósa sint tuis
Ieiuniórum múnera.
Amen.
Inno {dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Istruiti da mistico costume,
osserviamo questo digiuno
durante il celebre periodo
di quaranta giorni.

Lo istituirono dapprima
Legge e Profeti, e quindi
Cristo lo consacrò, di tutti
i secoli Re e autore.

Mortifichiamoci nelle parole,
nel cibo, nelle bevande,
nel sonno, nei divertimenti
e vegliamo su noi più attentamente

Evitiamo le tentazioni
che rovinano le anime incaute
e non lasciano posto alcuno
alla tirannia dell'astuto nemico.

Plachiamo l'ira vendicatrice,
piangiamo dinanzi al Giudice,
gridiamo con voci supplicanti
e tutti in ginocchio diciamo:

O Dio, con i nostri peccati
offendemmo la tua clemenza:
perdonaci e spargi su di noi
dall'alto il tuo perdono.

Ricorda che, sebbene fragili,
fummo da te plasmati
e tu non dare della gloria tua
l'onore, ti preghiamo, ad altri!
Perdonaci il male commesso
aumenta il bene che imploriamo,
affinché ti possiamo alfine
piacere quaggiù e per sempre.

Esaudiscici,Trinità beata,
ascoltaci Unità perfetta,
affinché riescano fruttuosi ai tuoi fedeli
i benefici del digiuno.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ ex Psalterio secundum tempora}
Nocturn I.
Ant. Expúgna, Dómine, * impugnántes me.
Psalmus 34(1-10) [1]
34:1 Iúdica, Dómine, nocéntes me, * expúgna impugnántes me.
34:2 Apprehénde arma et scutum: * et exsúrge in adiutórium mihi.
34:3 Effúnde frámeam, et conclúde advérsus eos, qui persequúntur me: * dic ánimæ meæ: Salus tua ego sum.
34:4 Confundántur et revereántur, * quæréntes ánimam meam.
34:4 Avertántur retrórsum, et confundántur * cogitántes mihi mala.
34:5 Fiant tamquam pulvis ante fáciem venti: * et Ángelus Dómini coárctans eos.
34:6 Fiat via illórum ténebræ et lúbricum: * et Ángelus Dómini pérsequens eos.
34:7 Quóniam gratis abscondérunt mihi intéritum láquei sui: * supervácue exprobravérunt ánimam meam.
34:8 Véniat illi láqueus, quem ignórat: et cáptio, quam abscóndit, apprehéndat eum: * et in láqueum cadat in ipsum.
34:9 Ánima autem mea exsultábit in Dómino: * et delectábitur super salutári suo.
34:10 Ómnia ossa mea dicent: * Dómine, quis símilis tibi?
34:10 Erípiens ínopem de manu fortiórum eius: * egénum et páuperem a diripiéntibus eum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Expúgna, Dómine, impugnántes me.
Salmi con letture {Antifone dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico}
Nocturn I.
Ant. Assali, o Signore, * i miei aggressori.
Salmo 34(1-10) [1]
34:1 Giudica, o Signore, quelli che mi fanne del male, * combatti quelli che mi combattono.
34:2 Prendi le armi e lo scudo: * e levati in mio aiuto.
34:3 Tira fuori la spada, e chiudi il passo a quelli che mi perseguitano; * dì all'anima mia: Io sono la tua salvezza.
34:4 Siano confusi e svergognati, * quelli che insidiano alla mia vita.
34:4 Siano volti in fuga e coperti di confusione, * quelli che macchinano del male contro di me.
34:5 Diventino come polvere dinanzi al vento; * e l'Angelo del Signore li prema.
34:6 La loro via sia tenebrosa e sdrucciolevole: * e l'Angelo del Signore li insegua.
34:7 Perché senza motivo mi tesero occultamente il loro laccio di morte: * senza ragione oltraggiarono l'anima mia.
34:8 Gli sopravvenga un laccio a cui non pensa: lo colga la rete che ha nascosto: * e cada egli stesso nel suo laccio.
34:9 Ma l'anima mia esulterà nel Signore: * e si rallegrerà per la propria salvezza.
34:10 Tutte le mie ossa diranno: * Signore, chi è simile a te?
34:10 Che liberi il misero dalle mani di quelli che sono più forti di lui; * l'indigente e il povero da quelli che lo spogliano.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Assali, o Signore, i miei aggressori.
Ant. Restítue ánimam meam * a malefáctis eórum, Dómine.
Psalmus 34(11-17) [2]
34:11 Surgéntes testes iníqui, * quæ ignorábam interrogábant me.
34:12 Retribuébant mihi mala pro bonis: * sterilitátem ánimæ meæ.
34:13 Ego autem cum mihi molésti essent, * induébar cilício.
34:13 Humiliábam in ieiúnio ánimam meam: * et orátio mea in sinu meo convertétur.
34:14 Quasi próximum, et quasi fratrem nostrum, sic complacébam: * quasi lugens et contristátus, sic humiliábar.
34:15 Et advérsum me lætáti sunt, et convenérunt: * congregáta sunt super me flagélla, et ignorávi.
34:16 Dissipáti sunt, nec compúncti, tentavérunt me, subsannavérunt me subsannatióne: * frenduérunt super me déntibus suis.
34:17 Dómine, quando respícies? * restítue ánimam meam a malignitáte eórum, a leónibus únicam meam.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Restítue ánimam meam a malefáctis eórum, Dómine.
Ant. Libera la mia vita, * Signore, dai loro maltrattamenti.
Salmo 34(11-17) [2]
34:11 Levatisi su testimoni iniqui, * mi domandavano conto di cose ch'io ignoravo.
34:12 Mi rendevano il male per il bene: * è la sterilità per l'anima mia.
34:13 Ma io mentre essi mi molestavano, * mi rivestivo di cilicio.
34:13 Umiliavo col digiuno l'anima mia; * e nel mio seno ritornava la mia orazione.
34:14 Come per un parente e per un nostro fratello avevo compiacenza: * come un uomo in lutto e contristato mi umiliavo.
34:15 Ed essi contro di me si rallegrarono e si adunarono; * si accumularono sopra di me flagelli, e io non sapevo.
34:16 Furono dispersi ma non si compunsero: mi tentarono, mi coprirono d'insulti: * digrignarono i denti contro di me.
34:17 Signore, quando porrai tu mente? * Scampa l'anima mia dalla loro malignità: l'unica mia dai leoni.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Libera la mia vita, Signore, dai loro maltrattamenti.
Ant. Exsúrge, Dómine, * et inténde iudício meo.
Psalmus 34(18-28) [3]
34:18 Confitébor tibi in ecclésia magna, * in pópulo gravi laudábo te.
34:19 Non supergáudeant mihi qui adversántur mihi iníque: * qui odérunt me gratis et ánnuunt óculis.
34:20 Quóniam mihi quidem pacífice loquebántur: * et in iracúndia terræ loquéntes, dolos cogitábant.
34:21 Et dilatavérunt super me os suum: * dixérunt: Euge, euge, vidérunt óculi nostri.
34:22 Vidísti, Dómine, ne síleas: * Dómine, ne discédas a me.
34:23 Exsúrge et inténde iudício meo: * Deus meus, et Dóminus meus in causam meam.
34:24 Iúdica me secúndum iustítiam tuam, Dómine, Deus meus, * et non supergáudeant mihi.
34:25 Non dicant in córdibus suis: Euge, euge, ánimæ nostræ: * nec dicant: Devorávimus eum.
34:26 Erubéscant et revereántur simul, * qui gratulántur malis meis.
34:26 Induántur confusióne et reveréntia * qui magna loquúntur super me.
34:27 Exsúltent et læténtur qui volunt iustítiam meam: * et dicant semper: Magnificétur Dóminus qui volunt pacem servi eius.
34:28 Et lingua mea meditábitur iustítiam tuam, * tota die laudem tuam.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Exsúrge, Dómine, et inténde iudício meo.
Ant. Alzati, Signore, * per farmi giustizia.
Salmo 34(18-28) [3]
34:18 Io ti confesserò in una grande Chiesa: * in mezzo a un popolo numeroso ti loderò.
34:19 Non abbian da rallegrarsi su me quelli che ingiustamente mi sono avversi: * che mi odiano senza motivo, e strizzano gli occhi.
34:20 Poiché mi dicevano bensì parole di pace: * ma nella commozione della terra meditavano inganni.
34:21 Dilatarono contro di me la loro bocca; * dissero: Bene, bene, i nostri occhi hanno veduto.
34:22 Tu hai veduto, o Signore; non restare in silenzio: * Signore, non allontanarti da me.
34:23 Levati su, e prendi a cuore il mio giudizio; * Dio mio, e Signor mio, [difendi] la mia causa.
34:24 Giudicami seconda la tua giustizia, o Signore Dio mio, * non abbiano a rallegrarsi su di me.
34:25 Non dicano nei loro cuori: Bene, buon per noi, * non dicano: Lo abbiamo divorato.
34:26 Siano insieme confusi e svergognati, * quelli che si rallegrano dei miei mali.
34:26 Siano coperti di confusione e di rossore * quelli che parlano con superbia contro di me.
34:27 Esultino e si rallegrino quelli che vogliono la mia giustizia, * e dicano sempre: Sia magnificato il Signore, quelli che vogliono la pace del suo servo.
34:28 E la mia lingua celebrerà la tua giustizia, * le tue lodi tutto il giorno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Alzati, Signore, per farmi giustizia.
Ant. Noli æmulári * in eo qui prosperátur et facit iniquitátem.
Psalmus 36(1-15) [4]
36:1 Noli æmulári in malignántibus: * neque zeláveris faciéntes iniquitátem.
36:2 Quóniam tamquam fænum velóciter aréscent: * et quemádmodum ólera herbárum cito décident.
36:3 Spera in Dómino, et fac bonitátem: * et inhábita terram, et pascéris in divítiis eius.
36:4 Delectáre in Dómino: * et dabit tibi petitiónes cordis tui.
36:5 Revéla Dómino viam tuam, et spera in eo: * et ipse fáciet.
36:6 Et edúcet quasi lumen iustítiam tuam: et iudícium tuum tamquam merídiem: * súbditus esto Dómino, et ora eum.
36:7 Noli æmulári in eo, qui prosperátur in via sua: * in hómine faciénte iniustítias.
36:8 Désine ab ira, et derelínque furórem: * noli æmulári ut malignéris.
36:9 Quóniam qui malignántur, exterminabúntur: * sustinéntes autem Dóminum, ipsi hereditábunt terram.
36:10 Et adhuc pusíllum, et non erit peccátor: * et quǽres locum eius et non invénies.
36:11 Mansuéti autem hereditábunt terram: * et delectabúntur in multitúdine pacis.
36:12 Observábit peccátor iustum: * et stridébit super eum déntibus suis.
36:13 Dóminus autem irridébit eum: * quóniam próspicit quod véniet dies eius.
36:14 Gládium evaginavérunt peccatóres: * intendérunt arcum suum,
36:14 Ut deíciant páuperem et ínopem: * ut trucídent rectos corde.
36:15 Gládius eórum intret in corda ipsórum: * et arcus eórum confringátur.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Noli æmulári in eo qui prosperátur et facit iniquitátem.
Ant. Non invidiare * l'uomo che prospera, ma commette l'iniquità.
Salmo 36(1-15) [4]
36:1 Non volere invidiare i maligni: * e non esser geloso di quelli che operano l'iniquità.
36:2 Perché come il fieno ben presto seccheranno, * e come la tenera erbetta in breve appassiranno.
36:3 Spera nel Signore, e fa il bene, * e abiterai la terra, e sarai pasciuto delle sue ricchezze.
36:4 Metti le tue delizie nel Signore: * ed egli ti darà ciò che il tuo cuore domanda.
36:5 Esponi al Signore la tua via, e spera in lui, * ed egli agirà.
36:6 E farà splendere la tua giustizia come la luce; e il tuo diritto come il mezzogiorno. * Sta soggetto al Signore e pregalo.
36:7 Non portar invidia a chi prospera nella sua via: * all'uomo che fa ingiustizie.
36:8 Cessa dall'ira, lascia andare il furore: * non averne invidia per fare il male.
36:9 Poiché quelli che fanno il male saranno sterminati; * ma quelli che aspettano con pazienza il Signore, saranno eredi della terra.
36:10 Ancora un poco, e il peccatore non sarà più: * e cercherai il suo posto e non lo troverai.
36:11 Ma i mansueti saranno eredi della terra, * e godranno nell'abbondanza della pace.
36:12 Il peccatore mirerà il giusto, * e contro di lui digrignerà i denti.
36:13 Ma il Signore si ride di lui, * perché vede che verrà il suo giorno.
36:14 I peccatori sguainarono la spada; * tesero il loro arco,
36:14 Per abbattere il povero e l'indigente, * per trucidare i retti di cuore.
36:15 La loro spada si conficchi nei loro cuori, * e il loro arco si spezzi.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Non invidiare l'uomo che prospera, ma commette l'iniquità.
Ant. Brácchia peccatórum * conteréntur, confírmat autem iustos Dóminus.
Psalmus 36(16-29) [5]
36:16 Mélius est módicum iusto, * super divítias peccatórum multas.
36:17 Quóniam brácchia peccatórum conteréntur: * confírmat autem iustos Dóminus.
36:18 Novit Dóminus dies immaculatórum: * et heréditas eórum in ætérnum erit.
36:19 Non confundéntur in témpore malo, et in diébus famis saturabúntur: * quia peccatóres períbunt.
36:20 Inimíci vero Dómini mox ut honorificáti fúerint et exaltáti: * deficiéntes, quemádmodum fumus defícient.
36:21 Mutuábitur peccátor, et non solvet: * iustus autem miserétur et tríbuet.
36:22 Quia benedicéntes ei hereditábunt terram: * maledicéntes autem ei disperíbunt.
36:23 Apud Dóminum gressus hóminis dirigéntur: * et viam eius volet.
36:24 Cum cecíderit non collidétur: * quia Dóminus suppónit manum suam.
36:25 Iúnior fui, étenim sénui: * et non vidi iustum derelíctum, nec semen eius quǽrens panem.
36:26 Tota die miserétur et cómmodat: * et semen illíus in benedictióne erit.
36:27 Declína a malo, et fac bonum: * et inhábita in sǽculum sǽculi.
36:28 Quia Dóminus amat iudícium, et non derelínquet sanctos suos: * in ætérnum conservabúntur.
36:28 Iniústi puniéntur: * et semen impiórum períbit.
36:29 Iusti autem hereditábunt terram: * et inhabitábunt in sǽculum sǽculi super eam.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Brácchia peccatórum conteréntur, confírmat autem iustos Dóminus.
Ant. Le braccia dei peccatori * saranno spezzate: il Signore invece protegge i giusti.
Salmo 36(16-29) [5]
36:16 Meglio è il poco al giusto, * che le molte ricchezze al peccatore.
36:17 Perché le braccia dei peccatori saranno spezzate: * ma il Signore sostiene i giusti.
36:18 Il Signore conosce i giorni degli uomini senza macchia: * e la loro eredità sarà eterna.
36:19 Non saranno confusi nel tempo cattivo, e nei giorni di carestia saranno satollati. * Perché i peccatori periranno.
36:20 E i nemici del Signore appena onorati ed esaltati * verranno meno, e come fumo spariranno.
36:21 Il peccatore prenderà in prestito, e non restituirà: * ma il giusto è misericordioso, e donerà.
36:22 Perché quelli che benedicono [Dio] saranno eredi della terra: * ma quelli che lo maledicono andranno in perdizione.
36:23 Dal Signore saranno diretti i passi dell'uomo, * e la sua vita sarà da lui approvata.
36:24 Se egli cadrà, non stramazzerà: * perché il Signore gli pone sotto la sua mano.
36:25 Fui giovane, ed ora sono invecchiato: * e non ho mai veduto il giusto abbandonato, né la sua prole cercare il pane.
36:26 Ogni giorno ha compassione, ed impresta: * e la sua prole sarà in benedizione.
36:27 Schiva il male, e fa' il bene: * ed avrai una dimora sempiterna.
36:28 Perché il Signore ama la giustizia, e non abbandonerà i suoi santi; * in eterno saranno conservati.
36:28 Gli ingiusti saranno puniti, * e la razza degli empi perirà.
36:29 Ma i giusti erediteranno la terra, * e vi abiteranno nei secoli dei secoli.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Le braccia dei peccatori saranno spezzate: il Signore invece protegge i giusti.
Ant. Custódi innocéntiam * et vide æquitátem.
Psalmus 36(30-40) [6]
36:30 Os iusti meditábitur sapiéntiam, * et lingua eius loquétur iudícium.
36:31 Lex Dei eius in corde ipsíus, * et non supplantabúntur gressus eius.
36:32 Consíderat peccátor iustum: * et quǽrit mortificáre eum.
36:33 Dóminus autem non derelínquet eum in mánibus eius: * nec damnábit eum, cum iudicábitur illi.
36:34 Exspécta Dóminum, et custódi viam eius: et exaltábit te ut hereditáte cápias terram: * cum períerint peccatóres vidébis.
36:35 Vidi ímpium superexaltátum, * et elevátum sicut cedros Líbani.
36:36 Et transívi, et ecce non erat: * et quæsívi eum, et non est invéntus locus eius.
36:37 Custódi innocéntiam, et vide æquitátem: * quóniam sunt relíquiæ hómini pacífico.
36:38 Iniústi autem disperíbunt simul: * relíquiæ impiórum interíbunt.
36:39 Salus autem iustórum a Dómino: * et protéctor eórum in témpore tribulatiónis.
36:40 Et adiuvábit eos Dóminus et liberábit eos: * et éruet eos a peccatóribus, et salvábit eos: quia speravérunt in eo.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Custódi innocéntiam et vide æquitátem.
Ant. Custodisci l'innocenza e pratica la giustizia.
Salmo 36(30-40) [6]
36:30 La bocca del giusto mediterà la sapienza, * la sua lingua parlerà di giustizia.
36:31 La legge del suo Dio gli sta nel cuore: * e i suoi passi non vacilleranno.
36:32 Il peccatore adocchia il giusto; * e cerca di farlo morire.
36:33 Ma il Signore non glielo abbandonerà nelle mani: * né lo condannerà quand'egli verrà giudicato.
36:34 Aspetta il Signore, e segui la sua via: ed egli ti esalterà, affinché tu erediti la terra: * quando i peccatori periranno, tu vedrai.
36:35 Io vidi l'empio sopraesaltato, * e elevato come i cedri del Libano.
36:36 E passai ed ecco non era più: * e lo cercai, e non si trovò il suo luogo.
36:37 Custodisci l'innocenza, e osserva la rettitudine, * poiché una posterità rimane per l'uomo pacifico.
36:38 Ma gl'ingiusti tutti insieme periranno: * quel che resta degli empi andrà in perdizione.
36:39 Ma la salute dei giusti vien dal Signore * ed egli è il loro protettore nel tempo della tribolazione.
36:40 E il Signore li aiuterà e li libererà; * e li trarrà dalle mani dei peccatori, e li salverà, perché hanno sperato in lui.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Custodisci l'innocenza e pratica la giustizia.
Ant. Ne in ira tua * corrípias me, Dómine.
Psalmus 37(2-11) [7]
37:2 Dómine, ne in furóre tuo árguas me, * neque in ira tua corrípias me.
37:3 Quóniam sagíttæ tuæ infíxæ sunt mihi: * et confirmásti super me manum tuam.
37:4 Non est sánitas in carne mea a fácie iræ tuæ: * non est pax óssibus meis a fácie peccatórum meórum.
37:5 Quóniam iniquitátes meæ supergréssæ sunt caput meum: * et sicut onus grave gravátæ sunt super me.
37:6 Putruérunt et corrúptæ sunt cicatríces meæ, * a fácie insipiéntiæ meæ.
37:7 Miser factus sum, et curvátus sum usque in finem: * tota die contristátus ingrediébar.
37:8 Quóniam lumbi mei impléti sunt illusiónibus: * et non est sánitas in carne mea.
37:9 Afflíctus sum, et humiliátus sum nimis: * rugiébam a gémitu cordis mei.
37:10 Dómine, ante te omne desidérium meum: * et gémitus meus a te non est abscónditus.
37:11 Cor meum conturbátum est, derelíquit me virtus mea: * et lumen oculórum meórum, et ipsum non est mecum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ne in ira tua corrípias me, Dómine.
Ant. Nel tuo sdegno * non castigarmi, Signore.
Salmo 37(2-11) [7]
37:2 Signore, non mi riprendere nel tuo furore, * e non mi correggere nella tua ira.
37:3 Perché le tue saette si sono conficcate in me, * ed hai aggravato sopra di me la tua mano.
37:4 Non v'è parte sana nella mia carne a cagione dell'ira tua: * non hanno pace le mie ossa a cagione dei miei peccati.
37:5 Perché le mie iniquità sorpassano la mia testa: * e come un grave peso gravano sopra di me.
37:6 Le mie piaghe si sono imputridite e corrotte, * a cagione della mia stoltezza.
37:7 Sono divenuto miserabile, e sono incurvato oltre misura; * tutto il giorno camminavo in tristezza.
37:8 Perché i miei reni sono pieni d'illusioni, * e nella mia carne non v'è parte sana.
37:9 Sono afflitto ed umiliato oltre modo * mando ruggiti per il gemito del mio cuore.
37:10 Signore, è dinanzi a te ogni mio desiderio: * a te non è nascosto il mio gemito.
37:11 Il mio cuore è turbato, la mia forza mi ha abbandonato: * e lo stesso lume dei miei occhi non è più con me.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Nel tuo sdegno non castigarmi, Signore.
Ant. Inténde in adiutórium meum, * Dómine, virtus salútis meæ.
Psalmus 37(12-23) [8]
37:12 Amíci mei, et próximi mei * advérsum me appropinquavérunt, et stetérunt.
37:12 Et qui iuxta me erant, de longe stetérunt: * et vim faciébant qui quærébant ánimam meam.
37:13 Et qui inquirébant mala mihi, locúti sunt vanitátes: * et dolos tota die meditabántur.
37:14 Ego autem tamquam surdus non audiébam: * et sicut mutus non apériens os suum.
37:15 Et factus sum sicut homo non áudiens: * et non habens in ore suo redargutiónes.
37:16 Quóniam in te, Dómine, sperávi: * tu exáudies me, Dómine, Deus meus.
37:17 Quia dixi: Nequándo supergáudeant mihi inimíci mei: * et dum commovéntur pedes mei, super me magna locúti sunt.
37:18 Quóniam ego in flagélla parátus sum: * et dolor meus in conspéctu meo semper.
37:19 Quóniam iniquitátem meam annuntiábo: * et cogitábo pro peccáto meo.
37:20 Inimíci autem mei vivunt, et confirmáti sunt super me: * et multiplicáti sunt qui odérunt me iníque.
37:21 Qui retríbuunt mala pro bonis, detrahébant mihi: * quóniam sequébar bonitátem.
37:22 Ne derelínquas me, Dómine, Deus meus: * ne discésseris a me.
37:23 Inténde in adiutórium meum, * Dómine, Deus, salútis meæ.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Inténde in adiutórium meum, Dómine, virtus salútis meæ.
Ant. Vieni presto in mio aiuto, * Signore, mio salvatore.
Salmo 37(12-23) [8]
37:12 I miei amici e i miei congiunti * si sono avvicinati di contro a me, e si fermarono.
37:12 E quelli che mi erano vicini si sono fermati a distanza. * Quelli che cercavano la mia vita, facevano violenza.
37:13 E quelli che si studiavano di farmi del male, dissero cose vane: * e tutto il giorno meditavano inganni.
37:14 Ma io come sordo non udivo: * e fui come un muto che non apre la bocca.
37:15 E sono divenuto come un uomo che non ode: * e non ha nella sua bocca alcuna risposta.
37:16 Perché in te, o Signore, io posi la mia speranza: * tu mi esaudirai, o Signore, Dio mio.
37:17 Perché io dissi: Non abbiano i miei nemici a rallegrarsi di me: essi, * che quando i miei piedi vacillano, parlano con superbia contro di me.
37:18 Perché io sono preparato ai flagelli: * e il mio dolore sta sempre dinanzi a me.
37:19 Perché io confesserò la mia iniquità, * e penserò al mio peccato.
37:20 Ma i miei nemici vivono, e sono più forti di me: * e quelli che mi odiano ingiustamente sono cresciuti di numero.
37:21 Quelli che rendono male per bene, parlavano male di me: * perché io seguivo il bene.
37:22 Non abbandonarmi, o Signore Dio mio: * non ti allontanare da me.
37:23 Accorri in mio aiuto, * o Signore, Dio della mia salvezza.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Vieni presto in mio aiuto, Signore, mio salvatore.
Ant. Ámove, Dómine, * a me plagas tuas.
Psalmus 38 [9]
38:2 Dixi: Custódiam vias meas: * ut non delínquam in lingua mea.
38:2 Pósui ori meo custódiam, * cum consísteret peccátor advérsum me.
38:3 Obmútui, et humiliátus sum, et sílui a bonis: * et dolor meus renovátus est.
38:4 Concáluit cor meum intra me: * et in meditatióne mea exardéscet ignis.
38:5 Locútus sum in lingua mea: * Notum fac mihi, Dómine, finem meum.
38:5 Et númerum diérum meórum quis est: * ut sciam quid desit mihi.
38:6 Ecce mensurábiles posuísti dies meos: * et substántia mea tamquam níhilum ante te.
38:6 Verúmtamen univérsa vánitas, * omnis homo vivens.
38:7 Verúmtamen in imágine pertránsit homo: * sed et frustra conturbátur.
38:7 Thesaurízat: * et ignórat cui congregábit ea.
38:8 Et nunc quæ est exspectátio mea? Nonne Dóminus? * Et substántia mea apud te est.
38:9 Ab ómnibus iniquitátibus meis érue me: * oppróbrium insipiénti dedísti me.
38:10 Obmútui, et non apérui os meum, quóniam tu fecísti: * ámove a me plagas tuas.
38:12 A fortitúdine manus tuæ ego deféci in increpatiónibus: * propter iniquitátem corripuísti hóminem.
38:12 Et tabéscere fecísti sicut aráneam ánimam eius: * verúmtamen vane conturbátur omnis homo.
38:13 Exáudi oratiónem meam, Dómine, et deprecatiónem meam: * áuribus pércipe lácrimas meas.
38:13 Ne síleas: quóniam ádvena ego sum apud te, et peregrínus, * sicut omnes patres mei.
38:14 Remítte mihi, ut refrígerer priúsquam ábeam, * et ámplius non ero.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ámove, Dómine, a me plagas tuas.
Ant. Allontana da me, Signore, * i tuoi castighi.
Salmo 38 [9]
38:2 Io dissi: veglierò sulla mia condotta, * per non peccare con la mia lingua.
38:2 Posi un freno alla mia bocca, * allorché il peccatore si levava contro di me.
38:3 Ammutolii e mi umiliai, e non parlai di cose anche buone: * e si rinnovò il mio dolore.
38:4 Il mio cuore si infiammò dentro di me: * e nella mia meditazione un fuoco si è acceso.
38:5 Dissi con la mia lingua: * Signore fammi conoscere il mio fine,
38:5 E qual sia il numero dei miei giorni, * affinché io sappia quel che mi avanza.
38:6 Ecco, a corta misura tu hai ridotto i miei giorni; * e l'essere mio è come un nulla dinanzi a te.
38:6 Per certo ogni uomo vivente * è una mera vanità.
38:7 Per certo l'uomo passa come un'ombra, * e di più invano si affanna.
38:7 Ammassa tesori; * e non sa per chi egli mette da parte.
38:8 E ora qual è la mia aspettazione? Non è forse il Signore? * Ogni mio bene è in te [o Dio].
38:9 Liberami da tutte le mie iniquità: * tu mi hai reso oggetto di vituperio allo stolto.
38:10 Ammutolii e non apersi la mia bocca, perché tu lo facesti. * Cessa da me i tuoi colpi.
38:12 Sotto la forza della tua mano io venni meno, quando mi correggesti: * tu punisti l'uomo a cagione della [sua] iniquità.
38:12 E facesti consumare come un ragno la sua anima: * per certo l'uomo si affanna invano.
38:13 Esaudisci, o Signore, la mia preghiera e le mie suppliche: * porgi orecchio alle mie lacrime.
38:13 Non stare in silenzio, perché io sono presso di te uno straniero, un pellegrino, * come tutti i miei padri.
38:14 Dammi sollievo, affinché io abbia refrigerio prima che me ne vada, * e non sia più.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Allontana da me, Signore, i tuoi castighi.
℣. Scápulis suis obumbrábit tibi.
℟. Et sub pennis eius sperábis.
℣. Egli ti coprirà con le sue ali.
℟. Sotto le sue ali avrai sicurezza.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 1
Léctio sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 23:1-12
In illo témpore: Locútus est Iesus ad turbas, et ad discípulos suos, dicens: Super cáthedram Móysi sedérunt scribæ et pharisǽi. Omnia ergo quæcúmque díxerint vobis, serváte, et fácite: secúndum ópera vero eórum nolíte fácere. Et réliqua.

Homilía sancti Hierónymi Presbýteri
Lib. 4 Comment. in cap. 23 Matthæi
Quid mansuétius, quid benígnius Dómino? Tentátur a pharisǽis, confringúntur insídiæ eórum, et secúndum Psalmístam: Sagíttæ parvulórum factæ sunt plagæ eórum: et nihilóminus propter sacerdótii et nóminis dignitátem hortátur pópulos, ut subiciántur eis, non ópera, sed doctrínam consíderantes. Quod autem ait, Super cáthedram Móysi sedérunt scribæ et pharisǽi: per cáthedram, doctrínam Legis osténdit. Ergo et illud quod dícitur in Psalmo: In cáthedra pestiléntiæ non sedit: et, Cáthedras vendéntium colúmbas evértit: doctrínam debémus accípere.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Dum exíret Iacob de terra sua, vidit glóriam Dei, et ait: Quam terríbilis est locus iste!
* Non est hic áliud, nisi domus Dei, et porta cæli.
℣. Vere Deus est in loco isto, et ego nesciébam.
℟. Non est hic áliud, nisi domus Dei, et porta cæli.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 1
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 23:1-12
In quell'occasione: Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli dicendo: Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei. Pertanto osservate e fate tutto ciò che vi dicono, ma non fate com'essi fanno. Eccetera.

Omelia di san Girolamo Prete
Libro 4 Commento al capo 23 di Matteo
Che di più dolce, di più benigno del Signore? I farisei lo tentano, le loro insidie sono sventate, e secondo il Salmista: «Frecce di fanciulli son le ferite ch'essi fanno» Ps. 63,8: e nondimeno per rispetto alla dignità del sacerdozio egli esorta il popolo a star soggetto ad essi, non tenendo conto delle opere loro ma dei loro insegnamenti. Col dire poi: «Sulla cattedra di Mosè seggono gli scribi e i farisei» Matth. 23,1, per cattedra egli intende l'insegnamento della legge. Onde anche ciò che si dice in un Salmo: «Né si siede sulla cattedra di pestilenza» Ps. 1,1: e: «Rovesciò i banchi dei venditori di colombi» Marc. 11,15, dobbiamo intenderlo della dottrina.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Mentre Giacobbe s'allontanava dal suo paese, vide la gloria di Dio, e disse: Quanto è terribile questo luogo!
* Non c'è qui altro, che la casa di Dio e la porta del cielo.
℣. Veramente Dio è in questo luogo, ed io non lo sapevo.
℟. Non c'è qui altro, che la casa di Dio e la porta del cielo.
℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Divínum auxílium máneat semper nobíscum. Amen.

Lectio 2
Alligant enim ónera grávia et importabília, et impónunt in húmeros hóminum, dígito autem suo nolunt ea movére. Hoc generáliter advérsus omnes magístros, qui grávia iubent, et minóra non fáciunt. Notándum autem, quod et húmeri, et dígitus, et ónera, et víncula quibus alligántur ónera, spirituáliter intellegénda sunt. Omnia vero ópera sua fáciunt, ut videántur ab homínibus. Quicúmque ígitur ita facit quódlibet, ut videátur ab homínibus, scriba et pharisǽus est.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Si Dóminus Deus meus fúerit mecum in via ista, per quam ego ámbulo, et custodíerit me, et déderit mihi panem ad edéndum, et vestiméntum quo opériar, et revocáverit me cum salúte:
* Erit mihi Dóminus in refúgium, et lapis iste in signum.
℣. Surgens ergo mane Iacob, tulit lápidem quem supposúerat cápiti suo, et eréxit in títulum, fundénsque óleum désuper, dixit.
℟. Erit mihi Dóminus in refúgium, et lapis iste in signum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'aiuto divino sia sempre con noi.Amen.

Lettura 2
Affastellano invero dei pesi gravi e insopportabili, e ne caricano le spalle della gente, mentre loro non li vogliono muovere neppur con un dito» Matth. 23,4. Questo s'applica in generale a tutti i maestri che comandano cose difficili, ma essi non compiono neppure il minore dei loro doveri. È da notarsi però che spalle, dita, pesi, funi onde si affastellano pesi, sono da intendere spiritualmente. «Fanno poi tutte le loro opere per essere osservati dagli uomini» Matth. 23,5. Chiunque dunque agisce così per essere osservato dagli uomini, è scriba e fariseo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Se il Signore Dio mio sarà con me in questo viaggio che sto facendo, e mi custodirà, e mi darà pane per nutrirmi e vesti per coprirmi, e mi farà ritornare salvo:
* Il Signore sarà per me un rifugio, e questa pietra una memoria.
℣. Alzatosi dunque al mattino Giacobbe prese la pietra che s'era posta sotto il capo, e la eresse in memoria versandovi sopra dell'olio, e disse.
℟. Il Signore sarà per me un rifugio, e questa pietra una memoria.
℣. Iube, Dómine, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 3
Dilátant enim phylactéria sua, et magníficant fímbrias. Amant quoque primos recúbitus in cenis, et primas cáthedras in synagógis, et salutatiónes in foro, et vocári ab homínibus Rabbi. Væ nobis míseris, ad quos pharisæórum vítia transiérunt. Dóminus cum dedísset mandáta Legis per Móysen, ad extrémum íntulit: Ligábis ea in manu tua, et erunt immóta ante óculos tuos. Et est sensus: Præcépta mea sint in manu tua, ut ópere compleántur: sint ante óculos tuos, ut die ac nocte meditéris in eis. Hoc pharisǽi male interpretántes, scribébant in membránis decálogum Móysi, id est, decem verba Legis, complicántes ea et ligántes in fronte, et quasi corónam cápiti faciéntes: ut semper ante óculos moveréntur.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Erit mihi Dóminus in Deum, et lapis iste quem eréxi in títulum, vocábitur domus Dei: et de univérsis quæ déderis mihi,
* Décimas et hóstias pacíficas ófferam tibi.
℣. Si revérsus fúero próspere ad domum patris mei.
℟. Décimas et hóstias pacíficas ófferam tibi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Décimas et hóstias pacíficas ófferam tibi.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 3
Perciò portano le filattèrie più larghe e le frange più lunghe. E amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe e le riverenze nelle piazze, e sentirsi ,chiamati dalla gente Maestri» Ibi). Guai a noi miserabili, che abbiamo ereditato i vizi dei farisei! Quando il Signore ebbe dato per mezzo di Mosè i comandamenti della legge, vi aggiunse: «Te li legherai alla mano, e li avrai sempre davanti ai tuoi occhi» (Deut. 6,8. Il che significa: I miei comandamenti siano nella tua mano per essere messi in pratica: siano dinanzi ai tuoi occhi per meditarli giorno e notte. I farisei interpretando male questo passo, scrivevano il decalogo di Mosè, cioè i dieci comandamenti, su pergamene che si piegavano e si legavano sulla fronte formando sulla loro testa come una corona, per averli così sempre sotto gli occhi.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il Signore sarà il mio Dio, e questa pietra che gli ho innalzato in memoria, si chiamerà la casa di Dio: e di tutte le cose che mi darai,
* Ti offrirò le decime delle ostie pacifiche.
℣. Se tornerò felicemente alla casa di mio padre.
℟. Ti offrirò le decime delle ostie pacifiche.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Ti offrirò le decime delle ostie pacifiche.
Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Oratio {ex Proprio de Tempore}
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
Orémus.
Pérfice, quǽsumus, Dómine, benígnus in nobis observántiæ sanctæ subsídium: ut, quæ te auctóre faciénda cognóvimus, te operánte impleámus.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.
Orazione {dal Proprio del tempo}
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
Preghiamo.
Signore, continuaci benigno sino alla fine l'assistenza nel santo digiuno: cosicché compiamo col tuo aiuto quanto abbiamo appreso doversi fare dal tuo esempio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

Matutinum    Laudes
Prima    Tertia    Sexta    Nona
Vesperae    Completorium
Omnes    Plures    Appendix

Options    Sancta Missa    Ordo

Versions
Tridentine - 1570
Tridentine - 1888
Tridentine - 1906
Divino Afflatu - 1954
Reduced - 1955
Rubrics 1960 - 1960
Rubrics 1960 - 2020 USA
Monastic - 1963
Ordo Praedicatorum - 1962
Language 2
Latin
Dansk
Deutsch
English
Español
Français
Italiano
Magyar
Polski
Português
Latin-Bea
Polski-Newer
Votives
Hodie
Apostolorum
Evangelistarum
Unius Martyris
Plurimorum Martyrum
Confessoris Pontificis
Doctorum Pontificium
Confessoris non Pontificis
Doctoris non Pontificis
Unam Virginum
Plures Virgines
Non Virginum Martyrum
Non Virginum non Martyrum
Dedicationis Ecclesiae
Officium defunctorum
Beata Maria in Sabbato
Beatae Mariae Virginis
Officium parvum Beatae Mariae Virginis

Versions      Credits      Download      Rubrics      Technical      Help